mercoledì 26 maggio 2010

Manovra finanziaria, tagli a Isfol e Ispels

Roma, 26 mag. (Adnkronos/Ign) - Sciopero generale contro la manovra entro la fine di giugno. E' la proposta che avanzerà al comitato direttivo della Cgil il leader di Corso d'Italia Guglielmo Epifani. Sabato 12 giugno si terrà invece una manifestazione a Roma dei dipendenti pubblici, della scuola e dell'università. Le iniziative sono mirate a indurre il governo a tornare indietro e cambiare i contenuti della manovra con degli emendamenti.

fonte:http://www.controlacrisi.org/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=6056&catid=36&Itemid=68

I lavoratori dell’ISFOL continuano l'occupazione della sede centrale dell’Istituto, iniziata lunedì scorso appena saputa la notizia della soppressione di questo e di altri Enti pubblici di Ricerca prevista nella manovra finanziaria del Governo.

Il documento approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri conferma il taglio dell’ISPELS (istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro) e dell’ISAE (Istituto per gli studi e l’analisi economica). Rimane incerto il futuro degli altri Enti non nominati esplicitamente nella manovra: è prevista una forte decurtazione dei finanziamenti e l’accorpamento di altri Enti del comparto.
Tali misure configurano un attacco frontale alla ricerca pubblica: a fronte di risparmi irrilevanti ai fini dell’entità della manovra economica, si è deciso di procedere con una modalità che riduce, fino a bloccare completamente, le attività attraverso le quali si producono analisi, monitoraggi, valutazioni delle politiche pubbliche e dei loro impatti sul sistema-paese.
Infatti, il sistema degli Enti pubblici di ricerca, vigilati da uno o più Ministeri competenti, ha come mandato istituzionale proprio lo svolgimento di attività scientifiche a sostegno delle decisioni politiche, delle policy in materia ambientale, sociale, economica, della formazione e lavoro, ecc. Ridimensionare o azzerare tali attività significa colpire i centri di produzione ed elaborazione delle informazioni; aumentare il controllo politico sulla ricerca – prefigurando una trasformazione degli Enti di ricerca in dipartimenti ministeriali – consente al Governo di bloccare o “addomesticare” il flusso di conoscenze e di informazioni sugli impatti delle politiche a disposizione dell’opinione pubblica. Una sorta di “bavaglio preventivo”.
E’ evidente il nesso con la crisi in cui si dibatte il nostro Paese: ridurre e controllare le informazioni è essenziale per veicolare sul piano mediatico le scelte politiche governative come le uniche possibili.
Questo è l’aspetto politico delle misure contenute nella manovra economica che colpisce il settore della ricerca pubblica, già fortemente ridimensionato dal mancato compimento delle stabilizzazioni previste dal passato governo ed azzerate nel collegato lavoro alla legge finanziaria 2010.
Lo stato di occupazione dell’ISFOL rimarrà fino alla certezza che l’Istituto non sarà soppresso. Ovviamente lo stato di mobilitazione dell’Istituto e degli altri Enti di Ricerca rimarrà per contrastare il disegno di smantellamento della ricerca pubblica.

Fonte:http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=36232

Roma, 26 mag. - Continua lo stato d'occupazione all'Isfol (Istituto per la formazione professionale dei lavoratori), deciso congiuntamente da tutti i sindacati tranne la Cisl, con assemblea permanente dei lavoratori. Venti persone hanno dato il cambio agli occupanti della notte precedente e sono rimasti qui. I ricercatori si dicono "fortemente preoccupati per l'assenza di informazioni chiare sul loro futuro". E' fitta l'agenda della loro protesta, appesa nella bacheca della sala del Cda. Qui fanno il punto del giorno, compongono la rassegna stampa e attendono qualche notizie sicura. Stasera alle 18 saranno davanti al ministero dell'Economia per una fiaccolata e venerdi mattina e' previsto un presidio davanti a Montecitorio e nel pomeriggio uno davanti a Banca d'Italia. Si accavallano ipotesi diverse sulla bozza del decreto. Il futuro dei ricercatori oscilla tra la soluzione dell'accorpamento con lo Ias (Istituto affari sociali)- ipotesi che si augurano- e la soppressione dell'ente, con un trasferimento che comportera' stipendi piu' bassi e compressione delle professionalita'. Non sono solo i giovani ricercatori a temere per il loro futuro, ma anche i lavoratori vicini alla pensione. Il sindacato Usi Rdb dell'Istituto chiede al presidente "di rilasciare una dichiarazione in cui difenda i lavoratori dell'Isfol e l'eccellenza della ricerca che distingue l'ente in ambito nazionale e internazionale".

martedì 18 maggio 2010

Padova, "Università Aperta" 2010

Il Servizio Stage e Mondo del Lavoro dell’Università di Padova in collaborazione con Confindustria Veneto ha organizzato, per il 27 maggio 2010 alle ore 9:00 alle ore 18:00 nei cortili di Palazzo Bo (Padova), la manifestazione "Università Aperta 2010".
La manifestazione, ad ingresso libero, si propone di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e/o di stage e il dialogo tra mondo accademico e aziende.

Durante la giornata sarà possibile conoscere le realtà aziendali presenti, consegnare il proprio curriculum vitae, informarsi sulle opportunità di stage, assistere a seminari di presentazione aziendale.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito di Università Aperta e conoscere le 85 aziende presenti.
Per quest'anno la novità sarà la sezione "estero", dove si potranno incontrare i consulenti delle agenzie Eures di diversi Paesi europei, e candidarsi per offerte di lavoro e stage all'estero!

martedì 11 maggio 2010

Ripartizione fondo disabili?

Secondo quanto di legge su controlacrisi.org...

ROMA – E’ stato pubblicato sulla GU n. 104 del 6 maggio 2010 il decreto che definisce i criteri e le modalità per la ripartizione fra le regioni e le province autonome delle disponibilità del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili. Le risorse del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili sono destinate a finanziare: le misure di agevolazione alle assunzioni a favore del datore di lavoro;il rimborso degli eventuali oneri sostenuti dall'impresa per la rimozione di barriere architettoniche, per la trasformazione del posto di lavoro o per l'apprestamento di tecnologie di telelavoro; gli oneri derivanti dall'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro per la responsabilità civile per i disabili che effettuano tirocini di orientamento o di addestramento presso i datori di lavoro.

Il riparto del Fondo è effettuato entro il 30 aprile di ciascun anno dal ministero del lavoro e delle politiche sociali, proporzionalmente alle richieste di contributo presentate dai datori di lavoro privati che hanno effettuato assunzioni a tempo indeterminato. Le regioni e le province autonome comunicano entro il 28 febbraio di ogni anno, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali il punteggio assegnato per ciascuna richiesta ritenuta ammissibile che, sulla base degli importi calcolati, determina l'importo complessivo delle risorse finanziarie del Fondo da trasferire annualmente con il provvedimento di riparto ad ogni singola regione e provincia autonoma.

e nel frattempo lo scorso 22 aprile si è tenuto a Milano l'open day Diversitalavoro (www.diversitalavoro.it)...

sabato 1 maggio 2010

Primo Maggio a Rosarno

Fonte:http://www.corriere.it/economia/10_maggio_01/rosarno-manifestazione-primo-maggio_772d8e02-5503-11df-a414-00144f02aabe.shtml

ROSARNO (Reggio Calabria) - All'inizio dell'anno è stata il simbolo delle contraddizioni di un Paese alle prese con i problemi dell'occupazione, dove le tensioni sociali fanno esplodere guerre tra poveri che vedono negli immigrati il capro espiatorio di una situazione economia difficile. Proprio per questo la cittadina di Rosarno è stata scelta come location principale delle manifestazioni del Primo Maggio del 2010. Ed è lì che si sono dati appuntamento i tre leader confederali - il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani; quello della Cisl, Raffaele Bonanni; e quello della Uil, Luigi Angeletti -, che all'insegna di tre parole d'ordine, «lavoro, legalità e solidarietà», hannolanciato un appello per una nuova politica economica e industriale in grado di garantire nuove opportunità di occupazione in un periodo in cui i numeri testimoniano invece di una difficile regressione. I dati Istat diffusi venerdì parlano infatti di una crescita della disoccupazione all'8,8% e di una perdita di 367mila posti di lavoro nell'ultimo anno.

«UN PIANO PER IL LAVORO» - Per questo motivo, già all'avvio del corteo, Guglielmo Epifani ha chiesto al governo un piano straordinario per il rilancio dell'occupazione. Secondo il leader cigiellino, nei prossimi anni si prospetta una ripresa «senza occupazione» e per questo c'è la necessità di «politiche che sostengano lo sviluppo e la ripresa e soprattutto un piano per il lavoro». Epifani ha poi spiegato che Rosarno «é diventata simbolo di tante cose, dai problemi del lavoro a quelli dell’integrazione, dai diritti di chi lavora alla criminalità organizzata e lo sfruttamento del lavoro». Ma ha sottolineato: «In Italia abbiamo tante Rosarno non solo al Sud ma anche in tanti centri del Nord».

«SENZA IMMIGRATI ITALIA FERMA» - Inevitabile un riferimento alla necessità di un'integrazione con la forza lavoro derivante dall'immigrazione. «Se dovessimo dividerci dai tanti amici immigrati, l’Italia si fermerebbe - ha sottolineato Raffaele Bonanni -. L’Italia è più forte se si riesce a fare vivere l’integrazione come fatto positivo: è energia importante per uscire dalla crisi».

«RIFORME SUL SERIO» - Il leader della Uil, Luigi Angeletti, ha invece incalzato il governo chiedendo di «cominciare a fare sul serio le riforme» che devono riguardare il fisco e il costo eccessivo della politica. Il sindacalista ha sottolineato le «due anomalie» del nostro Paese: l'elevata evasione fiscale ed il costo eccessivo della politica. «Da lì - ha detto - bisogna cominciare a fare le riforme. Bisogna spendere - ha insistito - per il funzionamento della politica»